Poeta, letterato e giureconsulto italiano. Aderì al
gruppo della Scapigliatura lombarda, divenendo amico di Arrigo Boito ed Emilio
Praga. Lasciò un breve
canzoniere dove si intrecciano i motivi
"maudit" cari al movimento (l'impressionismo cromatico, l'ossessività per
i dualismi, il gusto per il macabro e la celebrazione della fine degli ideali) e
le influenze letterarie d'Oltralpe (Baudelaire e i parnassiani). Nella sua
poesia tra le innegabili enfasi simboliche e cadute di tono affiorano anche note
elegiache di vera sincerità e cadenze musicali nuove e di non comune
grazia. Morì suicida, secondo il copione tardo-romantico che intrecciava
tragicamente l'arte con la vita. I suoi
Versi furono pubblicati postumi
nel 1907 (Casale Monferrato 1845 - Torino 1905).